Brevi cenni storici su Maria Cristina
Maria Cristina di Savoia figlia minore del Re di Sardegna Vittorio Emanuele I e dell’Arciduchessa Maria Teresa D’Asburgo- Este, nasce nel 1812 a Cagliari e muore a Napoli nel 1836.
Bella, mite e colta – «charmante et parfaite», la definiva il conte di Cavour – a suo agio con ambasciatori, sovrani e lazzaroni, portatrice di una vision politica di orientamento riformista e, talvolta, apertamente liberale: sono queste le caratteristiche di Maria Cristina, che nel breve arco della sua vita – morirà nel 1836 dando alla luce il figlio Francesco II – sarà capace di ritagliarsi un profilo di grande spessore, a dispetto della sua estrema riservatezza.
La sovrana riuscirà ad instaurare con il marito un rapporto di profonda stima reciproca e ad essere al suo fianco non solo nella vita coniugale, ma anche nella vita politica e sociale, seppure in modo discreto.
Accanto a questo indirect role spicca il vero e proprio protagonismo della regina nella gestione dell’assistenza e della beneficenza pubblica, nella promozione del mecenatismo di Stato, nell’ideazione di progetti relativi alla custodia ed alla valorizzazione dei beni architettonici e culturali del Regno. Anche sotto il profilo delle relazioni diplomatiche, Maria Cristina è in grado di incidere profondamente dando vita ad una complessa trama di affari, capace di rafforzare la proiezione internazionale della Corona.
Lo studio dei documenti permette di tratteggiare il volto di una regina “moderna” e cosmopolita, ostile alle persecuzioni politiche (celebri sono le sue intercessioni per la sospensione della pena di morte che hanno portato ad una moratoria per i condannati politici), attenta ai temi dell’emancipazione (soprattutto femminile), della tutela delle arti e delle antichità, della comunicazione con le masse, dell’assistenza agli indigenti e del welfare di Stato, che rappresentano a tutti gli effetti un “surrogato” del protagonismo politico vero e proprio. A lei si deve l’istituzione di un opificio di letti, indumenti e coperte presso il convento di S. Domenico Soriano, per distribuirne i prodotti alle famiglie meno abbienti; a lei si deve il rilancio della lavorazione del corallo a Torre del Greco e quello dell’industria serica a San Leucio, due straordinarie misure di politica economica che aspettano ancora di essere ricostruite in modo approfondito e analitico (è stata lei a percorrere sul lavoro alcuni principi della Dottrina Sociale della Chiesa) . Infatti, a lei si devono, ancora, l’estensione delle misure di protezione sociale e il rilancio delle manifatture e dei commerci in tutte le province del Regno, e in particolare nella “ribelle” Sicilia, nella convinzione che solo una rinnovata presenza dello Stato e un volto più clemente della monarchia avrebbero potuto colmare la distanza fra l’isola e la capitale partenopea.
La Sua memoria è custodita e diffusa con straordinario impegno dai Convegni di Cultura a Lei dedicati e disseminati nell’intero territorio nazionale. Essi proseguono l’opera ispirati dalla Sua vita e dalle sue opere.
I Convegni di Cultura operano su tutto il territorio Nazionale attraverso conferenze, progetti che coinvolgono diverse realtà dei territori e pubblicano la rivista quadrimestrale Rassegna.
I Convegni di Cultura Maria Cristina di Savoia sono membri attivi dell’Unione Mondiale delle Organizzazioni Femminili Cattoliche (UMOFC).
Cronistoria dei Convegni
Nell’anno 1937 un gruppo di signore impegnate nella cultura e nel sociale decise di riunirsi per dare vita a convegni letterari che mettessero al centro la formazione religiosa, culturale e sociale della persona. Rapidamente si formò un movimento e già, nel 1940, si contavano una trentina di Convegni nelle principali città italiane.
Questo movimento fu intitolato a Maria Cristina di Savoia, Regina delle Due Sicilie (1812- 1836).
Questa Figura, che ispirerà sempre i Convegni a Lei dedicati, è l’esempio eclatante di un femminismo moderno, attuale e costruttivo in cui le donne, mantenendo la propria identità femminile, sono in grado di dialogare in maniera paritaria e non oppositiva con gli uomini in ogni ambito sociale, culturale e lavorativo.
La figura di Maria Cristina è moderna ed attualissima per il suo pensiero e per le sue opere, donna profondamente cattolica, credente e praticante, figlia e moglie esemplare.
Su questa linea di principio continuano ad operare i Convegni di Cultura Maria Cristina di Savoia.
Nel 1950 dal bollettino d’informazione nasce la rivista Rassegna.
Nel 1956 si emana uno statuto ed un regolamento.
Nel 1963 prende vita il Premio Letterario “Maria Cristina”. Il primo Presidente di Giuria fu Bonaventura Tecchi.
Nel 1971 fu sancito ufficialmente l’atto costitutivo dell’Associazione Femminile dei “Convegni di Cultura Venerabile Maria Cristina di Savoia” in cui viene ribadito “l’impegno di studio ed approfondimento delle problematiche sociali per contribuire al miglioramento delle condizioni di vita e alla piena realizzazione della persona umana”.
Il 25 gennaio del 2014 Maria Cristina fu elevata al ruolo di Beata a Napoli con rito solenne nella Basilica di Santa Chiara.
Dal 2016 i Convegni, con l’approvazione dell’Assistente Ecclesiastico Nazionale, sono stati aperti alle iscrizioni degli uomini che possono operare e collaborare pur non potendo partecipare al voto nelle elezioni delle cariche sociali, essendo i Convegni di Cultura Maria Cristina di Savoia un’associazione tradizionalmente femminile.
Nel mese di Maggio 2023 i Convegni di Cultura Maria Cristina di Savoia sono tornati ad essere membri dell’Unione Mondiali delle Organizzazioni Cattoliche Femminili.
COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI PRESIDENZA NAZIONALE:
Presidente Nazionale: Silvana Alesiani
Vice Presidente Nazionale per il Nord: Rossella Beoni
Tesoriera Nazionale: Patrizia Salemme
Assistente Ecclesiastico Nazionale: Don Pietro Bongiovanni, San Salvatore in Lauro
Segretaria Nazionale: Laura Frattari
Segreteria Nazionale:
Via Cola Di Rienzo, 217 A,
00192 Roma – tel/fax 06 6869740
e-mail: convegni.f@tiscali.it